La Coppettazione è un antico metodo risalente all’epoca a.C. della MTC e veniva utilizzato negli ospedali giapponesi per la depurazione da malattie infettive.

Il metodo è stato poi utilizzato in tempi più recenti in Russia, in tutta Europa, nel sud Italia e di recente anche negli Usa per ambiti sportivi. Attualmente la Coppettazione è una pratica terapeutica riconosciuta in India, in Cina, in Sud America e in Egitto.

Nella Grecia Classica esisteva addirittura un Dio della Coppettazione e la coppetta divenne il simbolo dei medici.

In Cina ha una tradizione millenaria che prevede il suo utilizzo da sola o associata all’agopuntura. Il trattamento si effettua facendo aderire alla cute una piccola coppa di vetro, bambù o ceramica entro la quale si è creato il vuoto tramite l’utilizzo di una fiamma.

In medicina cinese questo serve per dare impulso all’energia positiva e alla circolazione sanguigna, in modo da contrastare i ristagni di liquidi e tossine ed operare una sorta di purificazione di tutto l’organismo.

Pare che il primo medico risalga addirittura al 3300 A.C.

Alcune immagini in testi mesopotamici fanno riferimento  a questa pratica ed essa figura anche tra le tecniche sciamaniche utilizzate per “estirpare” le malattie dal corpo.

Dal Medioevo in poi vi è stato un utilizzo eccessivo e improprio della Coppettazione, che portò a screditarne l’efficacia. Fu un medico austriaco, il Dott. Aschner, che la rivalutò tanto da farla reintrodurre tra le tecniche terapeutiche agli inizi del 1900.