Isernia: Ragazze Cinesi Prigioniere in Casa

Isernia, 7 agosto 2017, i carabinieri fanno irruzione in un appartamento del centro...

Isernia: Ragazze Cinesi Prigioniere in Casa

Isernia, 7 agosto 2017, i carabinieri fanno irruzione in un appartamento del centro, adibito ad improbabile centro massaggio.
Ragazze cinese prigioniere in casa. A differenza di altre situazioni simili, stavolta il centro massaggio non è allestito in un locale “pubblico”, con affaccio sulla strada. Gli annunci internet, rimandano ad una privata abitazione, situata in un condominio del centro di Isernia.
Ragazze cinesi prigioniere in casa. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione in casa, hanno trovato il gestore, un uomo cinese intorno ai quaranta, e una singola ragazza, asservita ad un regime di totale sfruttamento. Le ragazze ruotavano giorno dopo giorno, ma date le piccole dimensioni dell’appartamento, venivano fatte prostituire una, massimo, due alla volta. Durante il loro “turno”, erano come delle prigioniere alle quali non era concesso niente.
Nell’appartamento, le finestre e gli scuri erano chiusi. Le porte serrate. La ragazza, aspettava il cliente in camera, seminuda. Benchè nella pubblicità internet, si parlasse di massaggi rilassanti, gli stessi erano solo uno specchietto per le allodole. Concretamente,  si parlava subito di prestazioni erotiche, si pattuiva un prezzo.
L’appartamento, non poteva neppure essere adibito a centro massaggio, mancando di tutti i presupposti legali e logistici.
L’appartamento era una piccola casa di piacere, a vantaggio di un pubblico sempre più vasto, composto, per lo più dalla borghesia della città.
L’onere delle prestazioni, andava dai cinquanta, ai cento euro. I soldi venivano dati direttamente al cinese. Solo dopo aver pagato, il cliente veniva ammesso alla presenza della ragazza che lo aspettava in camera da letto.
Il cinese, garante “dell’attività”, aspettava in salotto. Se il cliente sforava, se il rapporto erotico era troppo lungo, il gestore pretendeva altri soldi.
La sua, era un’attività a delinquere, orologio alla mano. Bisognava guadagna sempre e comunque.
Le ragazze, rimanevano nell’appartamento, dalle dieci del mattino, fino alle due, alle tre di notte. Sono stati i condomini, a lamentarsi di quel via vai di uomini, così importuni e noncuranti.
La Scuola Nazionale di Massaggio Tao, combatte da sempre contro l’abuso di professione che porta verso i contesti a delinquere. I massaggi vengono usati in maniera strumentale, per coprire la prostituzione, e per dare alla stessa una facciata di legalità.
Tao i Professionisti del Massaggio, è il franchising della scuola che diffonde in tutta Italia, nuovi centri massaggio di alto profilo professionale.
Dario Montorfano, personalità assoluta del mondo del massaggio, in numerosi interventi sulla carta stampata, e di carattere pubblico, prende le distanze dalla piaga della prostituzione e dei centri a delinquere.

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